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FECONDAZIONE ASSISTITA : FIVET - ICSI

La Fecondazione in Vitro è utilizzata da più di 20 anni ed è molto utilizzata nelle procedure di Procreazione Medicalmente Assistita come “Gold-Standard” nell’infertilità grave.
 
La FIVET (Fecondazione In Vitro ed Embryo Transfer) è una tecnica di Procreazione Medicalmente Assistita di II livello che consiste nell'ottenere la fecondazione dell'ovocita al di fuori del corpo della donna con conseguente formazione dell'embrione e successivo trasferimento in utero dello stesso.
 
Per ICSI (Inseminazione intracitoplasmatica dello spermatozoo) si intende la microiniezione dello spermatozoo direttamente all'interno dell'ovocita. 
 
In Quali Casi sono Indicate? 
 
1- Il fattore tubarico di infertilità si riferisce a delle alterazioni od ostruzioni delle tube uterine in seguito a processi infiammatori dovuti a malattia infiammatoria pelvica (PID), endometriosi o pregressa chirurgia tubarica (gravidanza extrauterina). L’incapacità funzionale della tuba altera necessariamente la possibilità di fecondazione tra ovocita e spermatozoo. La diagnosi di infertilità da fattore tubarico si esegue con esami diagnostici quali:
 
        l'isterosalpingografia;
 
        la sonoisterografia;
 
        la laparoscopia diagnostica;
 
2- L'endometriosi è una patologia caratterizzata dalla presenza di tessuto endometriale, cioè  quel tessuto che ricopre internamente la cavità uterina, al di fuori della stessa. Può ritrovarsi localizzato in varie sedi, in particolare nell'ovaio "cisti endometriosiche", nelle tube uterine, nell’intestino, vescica, rene, nel miometrio uterino, fino (rari casi) al polmone e al torace. L'endometriosi si osserva in circa il 30 - 40 % delle donne che presentano problematiche di infertilità. Questa malattia può provocare quadri infiammatori con conseguenti aderenze a livello di tuba , ovaio e peritoneo. Il processo infiammatorio può interferire  alterando il quadro ormonale femminile con un deficit dell’ovulazione (80 % dei casi). Le sostanze infiammatorie prodotte possono agire anche a livello degli spermatozoi riducendone la funzionalità e in alcuni studi avrebbero dimostrato un effetto negativo sull’impianto dell’embrione.
 
3- Il fattore maschile di sterilità è dato da una incapacità del seme maschile di fecondare l'ovocita, per una riduzione-assenza di numero, di mobilità , alterata morfologia degli spermatozoi.
 
4- Forme di infertilità inspiegata in cui precedenti cicli di Procreazione Medicalmente Assistita con tecniche di I livello (inseminazioni intrauterine) non abbiano dato risultati.
 
 
Come si esegue?  
 
I Fase: L'induzione dell'ovulazione consiste nella somministrare farmaci in grado di stimolare l’ovaio nella  produzione di follicoli. Nelle tecniche di Fecondazione in Vitro i farmaci impiegati sono rappresentati essenzialmente dalle Gonadotropine che indurranno un superovulazione ovarica. La dose impiegata viene decisa in base a programmi personalizzati adattati al singolo caso clinico. Al fine di evitare una ovulazione prematura in corso di stimolazione ovarica viene eseguita la cosidetta soppressione ipofisaria che consiste nella somministrazione di farmaci che bloccano l'attività dell'ipofisi, cioè della ghiandola che regola l'attività dell'ovaio. Lo sviluppo follicolare viene quindi monitorato mediante controlli ecografici ripetuti e dosaggi dei livelli di estradiolo fino a che  i follicoli di maggiori dimensioni non abbiano raggiunto un diametro adeguato. Quindi si procede alla maturazione finale degli ovociti con una dose  di Gonadotropina Corionica.
 
II Fase :  consiste nel prelievo degli ovociti (pick-up)  eseguito 24-36 ore dopo la somministrazione della gonadotropina corionica . E’ un processo minimamente invasivo attuabile per via trans vaginale mediante la sonda ecografica su cui viene montato un ago in grado di aspirare i follicoli ovarici. Il Pick-Up richiede 10 minuti circa.
 
III Fase : Gli ovociti raccolti durante il prelievo ovocitario vengono fecondati con il seme del partner.
 
Nella FIVET ciascun ovocita viene posto in una provetta con un campione di liquido seminale trattato, in un mezzo di coltura adeguato per 12 - 18 ore. Nel corso di tale intervallo di tempo ha luogo la fecondazione dell'ovocita da parte dello spermatozoo.
 
Nella ICSI viene eseguita la microiniezione diretta di un singolo spermatozoo nel citoplasma dell'ovocita. Questa tecnica si esegue nei casi di severa oligoastenozoospermia (riduzione severa di numero, mobilità degli spermatozoi e alterata morfologia), e in quei casi in cui la FIVET non abbia condotto alla fertilizzazione degli ovociti.
 
IV Fase :  Il transfer embrionario dell’embrione in cavità uterina è un momento molto delicato. Viene eseguito dopo un intervallo variabile da 2 a 6  giorni dal momento del prelievo degli ovociti e della loro fecondazione. Trasferendo i gli embrioni 2 o 3 giorni dopo il prelievo degli ovociti avremo infatti embrioni con un grado di sviluppo variabile tra lo stadio di 2 - 4 cellule  fino a 6 - 8 cellule (in terza giornata). Se invece il transfer avviene in quinta - sesta giornata lo sviluppo degli embrioni può raggiungere lo stadio di blastocisti che risulta essere uno stato più fisiologico di impianto dell’embrione e secondo diversi studi anche più valido.
 
Risultati : Le percentuali di successo variano in relazione all’età, alla patologia. Variano quindi dal 20% fino al 35% di Gravidanze dopo un ciclo Fivet-Icsi. Naturalmente la possibilità di Crioconservare gli ovociti prelevati in sovrannumero permette di avere a disposizione piu’ tentativi di fecondazione assistita. Attualmente questo tipo di tecniche rappresenta il massimo che può offrire la medicina della riproduzione. 
Ultima modifica il Venerdì, 15 Novembre 2013 23:48

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