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Flussimetria fetale

Esame da eseguire dalla 32^ settimana di gravidanza fino al termine a vescica vuota, con una sonda addominale. Si utilizza un doppler pulsato, un ecocolor doppler ed un energy color doppler. Raramente, solo se il ginecologo che esegue l’esame lo ritiene necessario si passa ad un’osservazione con una sonda transvaginale. Non è fastidioso. La sua esecuzione prende di solito dai 15 ai 30 minuti. L’esame presenta il suo valore dopo la 32^ settimana di gestazione. Va ripetuto più volte a giudizio del ginecologo curante.

Si tratta della più importante metodica oggi disponibile nel riconoscere lo stato di salute intrauterino del feto. Essa analizza in modo articolato ed a seconda dei casi diversi vasi fetali, tra i quali maggiore importanza hanno:

  1. Elasticità dell’arteria ombelicale
  2. Elasticità dell’arteria aorta fetale
  3. Elasticità dell’arteria cerebrale media fetale
  4. Elasticità dell’arteria carotide fetale
  5. Velocità ed accelerazioni nei distretti cardiaci fetali
  6. Sfigmogrammi venosi fetali (dotto venoso, cava, vena ombelicale)

Lo scopo di tale esame è quello di individuare precocemente l’insorgenza di una ipossia cronica nel feto. Di scongiurare l’insorgere d una condizione di asfissia e di danni ipossico ischemico cerebrale. L’esame è di fondamentale importanza sia nel monitoraggio della gravidanza fisiologica che, a maggior ragione, di quella a rischio. L’esame va ripetuto e consigliato a seconda del caso, a giudizio dell’ostetrico curante.
In quale misura questo esame dipende dall’esperienza e dalle capacità dell’operatore:in misura totale. Tale esame è affidato esclusivamente ad un operatore molto esperto. Solitamente un ginecologo perinatologo che
ha seguito uno specifico training e che si occupi di medicina fetale.

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