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Sindrome dell'Ovaio Policistico (PCOS)

La Sindrome dell'Ovaio Policistico (PCOS) è una patologia complessa che colpisce le ovaie delle donne, alterandone la funzionalità. La funzione principale delle ovaie è quella di produrre gli ovociti maturi (ad ogni ciclo ovulatorio)

, che dovranno poi essere fecondati dagli spermatozoi maschili. In più hanno l’importante compito di produrre ormoni che regolano il buon funzionamento di tutto l’apparato genitale femminile, ma contribuiscono anche al mantenimento della funzionalità di altri importantissimi organi e tessuti. La policistosi ovarica è probabilmente il disordine endocrino più frequente tra le donne (8-10% delle donne in età fertile); è la causa principale d'alterazioni del ciclo mestruale e di sterilità da mancata ovulazione.

I sintomi sono diversi e possono manifestarsi contemporaneamente oppure singolarmente: Alterazioni delle Mestruazioni: Amenorrea (mestruazione assente); Oligomenorrea (riduzione d

ella frequenza delle mestruazioni); Infertilità: dovuta all'assenza totale o parziale dell’ovulazione che riduce la probabilità di concepimento; Irsutismo: l’aumento dei peli superflui sul corpo, viso (mento, labbro superiore), petto, addome, gambe;  Acne sul viso;  Tendenza al sovrappeso e obesità:la patologia provoca una resistenza all’insulina, un ormone che regola il metabolismo dei glicidi, per cui si ha un eccesso di zuccheri che vengono utilizzati come deposito di grasso;  Tendenza all’aborto spontaneo: dovuta ad un aumento dell’ormone luteinizzante (LH), prodotto della ipofisi. L'ormone LH serve per la regolazione della funzione ovarica.

Tra le causesi è ipotizzata un’ereditarietà multifattoriale. Sono più predisposte le donne che con un’anamnesi positiva familiare per diabete di tipo II (Insulino Indipendente), policistosi ovarica e calvizia precoce maschile (prima dei 30 anni). La patologia insorge frequentemente in donne in sovrappeso o obese, che sono circa il 50%.

La diagnosi viene effettuata tramite i sintomi sopra elencati che possono essere tutti presenti o soltanto in parte. Un’ecografia trans-vaginale potrà mettere in evidenzia la presenza di ovaie aumentate di dimensioni, con molti piccoli follicoli immaturi, sparsi sulla superficie (di solito più di 10 o 15 in ciascun ovaio), mentre sono pressochè assenti al centro dell'ovaio. Raramente o addirittura mai arrivano a maturazione e all'ovulazione. Il quadro clinico è caratterizzato anche da alterazioni dell’equilibrio ormonale: aumento dei livelli degli Ormoni Androgeni (ormoni sessuali maschili); dell’Ormone Lutenizzante (LH) o del rapporto LH/FSH; ridotti livelli della proteina che trasporta gli ormoni sessuali (SHBG); elevati livelli di Prolattina e Ormoni Tiroidei, Iperisulinemia e Insulino-resistenza. La PCOS è stata assimilata a una sindrome metabolica dove si viene a creare per motivi genetici una resistenza all’insulina, ormone implicato nell’assorbimento degli zuccheri dal sangue. Questo comporta un’aumento compensatorio della liberazione dell’insulina nel sangue e una stimolazione  dell’ovaio a produrre ormoni maschili che finirà per bloccare l’ovulazione. Nelle donne giovani le alterazioni principali riguardano i disturbi mestruali e l’ovulazione mentre nelle età più avanzate si riscontrano spesso quadri diabetici e ipertensivi. Le donne con PCOS hanno un maggiore rischio di malattie cardiovascolari, diabete, dislipidemie, alterazione del metabolismo glicidico e cancro dell’endometrio uterino (per l’aumento degli ormoni estrogeni).

La terapia deve tenere conto dei sintomi, della gravità e delle reali esigenze della donna. Nei casi in cui si deve correggere la mancanza dell’ovulazione nel desiderio di una gravidanza, si devono utilizzare farmaci in grado di indurre l’ovulazione programmando così,  il momento del concepimento. Se ciò non fosse sufficiente, occorre ricorrere alla tecniche di Procreazione Medicalmente Assistita. Nei casi di disturbi da iperandrogenismo (peluria, acne, disturbi mestruali, etc.) si utilizzano farmaci ad azione antiandrogena, fino, nei casi piu' gravi, alla resezione cuneiforme delle ovaie. Alcune pillole contraccettive hanno un importante azione antiandrogena oltre che regolare il ciclo. Nelle pazienti sovrappeso il primo passo è un regime dietetico ipocalorico che in molti casi risolve da solo il problema Nei casi di insulino-resistenza ha trovato molto riscontro l’uso di farmaci insulino-sensibilizzanti, ipoglicemizzanti che, riequilibrando la situazione metabolica, sono  in grado di normalizzare il quadro clinico fino all’ovulazione. Purtroppo la mancata cura della sindrome, negli anni,  porta a quadri piu' gravi, difficili da risolvere che si traducono in termini clinici ad una grossa difficoltà nel concepimento.

Ultima modifica il Giovedì, 19 Gennaio 2017 11:57

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