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PERDITE IN GRAVIDANZA… quando sono veramente a rischio!

Ai primi sintomi di gravidanza le donne hanno una maggiore attenzione ad ogni segno clinico che puo’ verificarsi soprattutto durante i primi mesi di gravidanza. In realtà, le perdite vaginali in gravidanza non sono sempre da considerarsi un pericolo per la stessa.

 

Perdite ematiche in gravidanza: Un sanguinamento vaginale si può verificare frequentemente nel primo trimestre di gravidanza e non è necessariamente un segno di problemi; ad esempio, il rischio di aborto, maggiore per i primi mesi, spesso, è associato a dolori nella parte bassa dell’addome sottoforma di crampi . Una perdita di sangue isolata, scarsa, puo’ essere provocata , nelle prime fasi, dall’impianto dell’embrione in utero, oppure dopo un rapporto sessuale che ha provocato una lacerazione di un piccolo vaso sanguigno del collo dell’utero privo di conseguenze. Da menzionare, inoltre, tra le cause di sanguinamenti delle infezioni vaginali o infezioni delle vie urinarie, spesso confuse con quelle vaginali, in tutti questi casi, è sufficiente curare le infezioni per risolvere il problema. In caso di perdite ematiche in gravidanza è bene comunque evitare i rapporti sessuali o l’introduzione di assorbenti interni o lavande vaginali. Meglio consultare il ginecologo prima di soluzioni “fai da te”.

Nelle fasi intermedie della gravidanza (secondo e terzo trimestre), le perdite ematiche possono riconoscere altre cause come i distacchi di placenta che risultano essere le piu’ pericolose per la gravidanza stessa. E’ bene ricordare, in merito, che le gravidanze con distacchi di placenta sono solitamente piu’ presenti in donne che che hanno già partorito, che hanno fatto dei tagli cesarei o interventi all’utero, che presentano una placenta praevia (dislocata in posizione anomala), hanno segni di ipertensione arteriosa, hanno subito traumi addominali, fanno uso di droghe o farmaci non ammessi in gravidanza. Il distacco di placenta , oltre alle perdite ematiche di color rosso vivo si accompagna a dolori addominali.

Nelle ultime fasi della gravidanza le perdite ematiche possono associarsi a perdite di muco (perdita del tappo mucoso) che segna l’eventuale inizio della dilatazione del collo dell’utero, ma spesso si accompagnano a sintomi quali il senso di peso al livello del basso addome, alla parte posteriore della schiena ed eventualmente alle contrazioni uterine continue. Chiaramente se questi segni clinici sono tutti presenti si puo’ pensare ad un inizio di travaglio di parto.

Perdite chiare in Gravidanza: le perdite bianche , chiare, trasparenti, filamentose in gravidanza risultano essere fisiologiche (quindi normali) nella maggiorparte delle gravidanze: si tratta della cosiddetta “Leucorrea Gravidica” dovuta all’aumentare delle secrezioni vaginali per cause ormonali e sono utili per evitare infezioni vaginali, sovente possono essere abbondanti e spingono la gravida (inutilmente preoccupata) a rivolgersi al ginecologo. Se si associano invece a bruciori, prurito o arrossamento vulvare e vaginale possono indicare la presenza di’ un infezione da curare ed è quindi bene rivolgersi al medico.

Dr. Massimiliano Giardina
Medico Chirurgo Ginecologo Ostetrico

Ultima modifica il Martedì, 17 Gennaio 2017 12:57

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