Stampa questa pagina

Cisti della ghiandola del Bartolini

La bartolinite, è una  forma ascessuale molto fastidiosa. Compare spesso in relazione all'attivitĂ  sessuale, ma anche senza nessuna attinenza con questa; una piccola ghiandola simmetrica situata nel contesto delle piccole labbra della vagina (ghiandola del Bartolini), inizia a gonfiarsi e a recare parecchio dolore.

Talora però il suo dotto si occlude, il liquido non esce, la ghiandola infettandosi forma un’ascesso.

A cosa serve la ghiandola del Bartolini?

Durante l'orgasmo femminile, similmente all'eiaculazione maschile, l'intervento di alcuni muscoli produce l'espulsione dalle ghiandole di una piccola quantità di un liquido denso, vischioso e trasparente. Originariamente si riteneva che questo liquido fosse importante per la lubrificazione vaginale. Studi più recenti hanno però dimostrato che la lubrificazione è dovuta a secrezioni prodotte più a monte nella vagina. La funzione di queste ghiandole rimane ancora oggi in via di studio. Probabilmente non hanno alcuna funzione, sono solamente l' equivalente femminile ancestrale della prostata maschile.

Terapia

La scelta del tipo di intervento da eseguire è relativa spesso alla sintomatologia. A volte basta la semplice attesa con alcuni impacchi caldo-umidi decongestionanti o creme antinfiammatorie, antibiotici che fanno regredire l’ingrossamento della ghiandola oppure la fanno spontaneamente aprire e svuotare del suo contenuto. A volte può servire la semplice marsupializzazione (apertura chirurgica della cisti o dell’ascesso e nell’effettuare una sutura in modo che non si chiuda e permetta una perfetta asciugatura e sclerotizzazione dell’area). Quando la ghiandola è ingrossata e non ascessualizzata si può procedere alla sua asportazione in toto e risolvere quindi il problema in modo definitivo  senza nessuna conseguenza a parte il fatto che il problema può ripresentarsi dalla parte opposta.

Prevenzione

Se esiste la tendenza a ripetere episodi di ascesso della ghiandola del Bartolini, le concause spesso sono molteplici.

L’utilizzo di indumenti stretti o che impediscono al respirazione locale (jeans stretti, collant sistematici) ; alterazioni di tipo nutrizionale (infiammazione da cibo), di tipo disbiosico (Candidosi vaginale o intestinale), e quelli di carente integrazione vitaminico minerale. Anche un'alimentazione troppo ricca di carboidrati, con il conseguente eccesso di insulina può contribuire a mantenere nel tempo la ripetizione di questi episodi.

Ultima modifica il Venerdì, 15 Novembre 2013 23:27

Il sito può usare i cookie per migliorare la sua esperienza di navigazione. Per saperne di piu, visiti questa pagina privacy policy.

Io accetto i cookies da questo sito.