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Laparoscopia

  • Mercoledì, 13 Novembre 2013 21:13
  • Pubblicato in Sito

La laparoscopia è una tecnica che permette di 'vedere' all'interno dell'addome, attraverso uno strumento chiamato laparoscopio. Questo è un tubo rigido e sottile dotato di fibre ottiche, attraverso le quali viaggia la luce, che viene introdotto nell'addome mediante una piccola incisione in prossimità dell'ombelico. Altre parti connesse al laparoscopio permettono di eseguire interventi chirurgici 'a cielo coperto'.

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Quando è indicata

La laparoscopia è consigliata come procedura diagnostica per capire se il dolore pelvico riferito dalla donna è conseguente a: endometriosi, malattia infiammatoria pelvica, gravidanza extrauterina.

La laparoscopia consente, inoltre, di definire se una tumescenza pelvica è una cisti liquida o solida connessa all'ovaio, oppure un fibroma o un mioma a carico dell'utero.

La laparoscopia permette tra l'altro di individuare un problema d'infertilità, per esempio la presenza di aderenze o di malformazioni dell'apparato genitale interno. Inoltre, con il test cromatografico si verifica se le tube sono aperte o chiuse. Tale test consiste nell'iniettare attraverso l'utero del colorante (blu di metilene) e, quindi, osservare attraverso il laparoscopio il passaggio del colorante attraverso le tube e la sua fuoriuscita nella cavità addominale.

La laparoscopia è prevista come tecnica chirurgica in molte patologie: endometriosi, anche alla presenza di cisti di varie dimensioni; gravidanza extrauterina, consentendo di conservare la tuba interessata con un buon ripristino della sua funzionalità; cisti ovariche, anche di notevoli dimensioni, infatti, prima sono aspirate, poi sezionate e quindi rimosse; fibromi uterini, soprattutto se sottosierosi e peduncolati; aderenze pelviche, con buoni risultati di liberare completamente le pelvi; incontinenza urinaria, che può essere corretta con varie tecniche laparoscopiche.

Miomectomia

  • Mercoledì, 13 Novembre 2013 21:11
  • Pubblicato in Sito

La miomectomia consiste nell'asportazione di miomi o fibromi presenti nell'utero, conservando l'utero e quindi la possibilità di una gravidanza. E' indicato, pertanto, nelle donne in età fertile desiderose di figli.
La miomectomia tradizionale, definita anche addome aperto, perché prevede l'apertura della parete addominale, è indicata in presenza di numerosi e voluminosi miomi, ma in particolare di miomi intramurali, cioè annidati nel contesto della parete dell'utero.
La miomectomia tradizionale prevede la laparotomia, cioè l'apertura della parete addominale. La cute dell'addome si incide trasversalmente o longitudinalmente in base alle dimensioni del mioma da rimuovere. Aperta la parete addominale si identificano i miomi e si procede alla loro asportazione, cercando di non aprire la cavità uterina, per evitare il rischio di aderenze. Importante è la fase di ricostruzione, che deve ripristinare il potenziale anatomico ma anche funzionale dell'utero.

Quindi si procede alla chiusura della parete addominale. L'intervento è effettuato in anestesia generale e la sua durata dipende dal numero e dalle dimensioni dei miomi che occorre asportare, ma di solito è di 1-2 ore.

IL DOLORE CHE FERMA L’AMORE…

  • Lunedì, 11 Novembre 2013 13:57
  • Pubblicato in Sessualità

È stato ampiamente dimostrato che una buona e regolare attività sessuale porta notevoli benefici, sia psicologici che fisici, a qualsiasi età. Il dolore durante i rapporti sessuali detto Dispareunia Femminile è più frequente di quanto comunemente si pensi, ma molte donne hanno ancora difficoltà a parlarne e si recano dal ginecologo soltanto quando la situazione diventa insostenibile.

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